Leonardo Pieraccioni a Catania per Trailers FilmFest 2012

28 settembre 2012

Leonardo Pieraccioni
a Catania per Trailers FilmFest 2012

...con la sua anima da guittone ricorda lo scomparso
trailer-maker italiano Alberto Lardani
La visita all'Istituto Campanella Sturzo di Librino

 

Nel pomeriggio della seconda giornata del Trailers FilmFest, kermesse organizzata da Stefania Bianchi e promossa nell'ambito di Etnafest 2012, si sono registrati 35° gradi all’Auditorium dell’ex Monastero dei Benedettini, non solo per la temperatura agostana, ma per il calore degli studenti che hanno accolto in maniera ‘affettuosa’ Leonardo Pieraccioni, regista attore.
Nel primo pomeriggio vi è stata una rassegna di trailers con l’Omaggio ad Alberto Lardani, trailer-maker italiano, famoso per la sua abilità a tagliare fotogrammi e creare trailer di grande effetto. Subito dopo si è svolta una tavola rotonda su Lo stile di Alberto Lardani con la partecipazione di Gianluca Benelli, Miro Grisanti, Sara Lardani, Gianluca Pignataro e Leonardo Pieraccioni.
             La redazione di GLOBUS Magazine era presente!
       (foto Natalia LIgreggi)

Pieraccioni è stato applaudito dalla folla a piene mani, ma lui con la sua anima da guittone non ha fatto mancare battute esilaranti durante il suo intervento. 
Alla platea ha spiegato che il “Ruolo del ‘trailerista’ è importantissimo perché in trenta secondi riesce a esprimere lo spirito del film, cosa che a Lardani riusciva benissimo. Invece, io ho provato a fare il trailer del film ‘Il ciclone’, è venuto fuori una sorta di obbrobrio”.
Poi, ha dato una raccomandazione ai giovani studenti “di seguire le proprie tensioni lavorative, ma essere coscienti che chi lavora in questo affascinante mondo del cinema, teatro deve essere umile e soprattutto deve dare il massimo di se stesso perché contrariamente non riuscirà a farsi strada ed affermarsi. Inizialmente – aggiunge - ero un magazziniere e, Massimo Ceccherini, un imbianchino. Eravamo coscienti che se non avessimo trovato il successo saremmo tornati a fare il nostro primo lavoro. Quando si crede in qualcosa – conclude l’attore - si mette il pathos nel lavoro che si fa e non solo, il pubblico lo recepisce e lo plaude, contrariamente ci sono i pollici versi”.
           (foto Jessica Hauf)
Nella mattinata Leonardo è stato, con tanto affetto, applaudito dal preside Lino Secchi e dagli alunni dell'Istituto Comprensivo 'Campanella Sturzo' di Librino, zona popolata della Catania Sud.

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