The MIGNEMI & TOSTO bros.

 Il Gioco del Teatro
Mimmo Mignemi e Angelo Tosto

Come passavamo il tempo nel 1996 ..

 Come passano il tempo i ragionieri? Non lo so! Possiamo solo ipotizzare che alcuni di loro vadano al cinema o (pochini) al teatro, altri al bar dell’angolo, dove giocano al bigliardo. Qualcuno costruisce modellini di navi e di aerei, ma la maggior parte si butta su una poltrona con una pietra al collo e trascorre, più o meno allegramente, le proprie ore libere tra arbitri dalla moglie infedele, sconosciuti scomparsi e ritrovati dopo anni, telequiz mozzafiato e altre facezie del genere.
E come passano il tempo gli attori?
Molti lo passano esattamente allo stesso modo dei ragionieri, ma qualche altro, approfittando della splendida possibilità, si distrae dal lavoro del teatro vedendo teatro, parlando di teatro, leggendo o scrivendo teatro.
Così nel 1996 accadde che io e Mimmo, un po’ perché sfiniti da una serie di spettacoli non proprio appassionanti, un po’ per festeggiare i nostri primi vent’anni di teatro, ma soprattutto per capire se potevamo ancora considerarci “vivi e vegeti”, ci siamo messi, ma così, tanto per passare il tempo,  a scrivere  Cari e Stinti, tirando dentro anche il nostro amico Riccardo Maria Tarci. Non contenti di questo, l’anno successivo, nel 1997, abbiamo messo in scena il testo che avevamo scritto tanto per passare il tempo e, scherzando scherzando, abbiamo ottenuto anche un bel po’ di successo. Sempre per scherzare, naturalmente, dall’anno del debutto ad oggi, - Cari e Stinti - è stato rappresentato in molti teatri italiani e sempre con gran successo. E mentre noi ci ostiniamo a considerarlo solo un passatempo, questa stagione teatrale ci vede ospiti, fra l’altro, di due prestigiosi teatri italiani: Il Teatro Stabile di Genova, e il Ciak di Milano. Ma la cosa alla quale teniamo di più è la grande scoperta scientifica derivata dalla messa in scena di questo testo, consistente nell’aver dimostrato che si può creare uno spettacolo anche in pieno relax, tra una salsicciata e una buona bevuta di vino, tra una cartucciera di cannoli di ricotta e una cassa di Jack Daniel’s, per non parlare delle vagonate di Nutella. 
Per questo motivo riteniamo che il mondo della scienza debba avere verso di noi un grande debito di gratitudine!
 Angelo Tosto

 Bios of Bros.

                                                       ANGELO TOSTO
Nell’autunno del 1977, inseguito da un gruppetto di creditori inferociti, Angelo si rifugia all’interno del Teatro Musco, sperando di far perdere le proprie tracce. Viene confuso per uno degli aspiranti allievi alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Catania e viene iscritto al provino. Pur di salvare la pelle, si presenta davanti agli esaminatori, viene malmenato ed espulso dal teatro. Per un drammatico errore però, risulta ammesso ai corsi e dopo pochi mesi inizia la sua carriera di attore. Nonostante le innumerevoli diffide e minacce, riesce a prendere parte ad oltre novanta spettacoli in quasi ventisei anni, più alcuni film e partecipazioni televisive.
È stato tollerato da attori come: Mimmo Mignemi, Turi Ferro, Arnoldo foà, Vittorio Caprioli, Giulio Brogi, Valeria Moriconi, Flavio Bucci, Paola Borboni, Eros Pagni… etc.
È stato insultato da registi come: Mimmo Mignemi, Armando Pugliese, Lamberto Puggelli, Giancarlo Cobelli, Franco Zeffirelli, Giuseppe Tornatore, Walter Pagliaro, Marco Sciaccaluga, … etc. Non contento dei danni già arrecati in veste d’attore, ama di quando in quando sconfinare impunemente nella regia.
Oggi può ritenersi, con certezza, uno dei teatranti più apprezzati, richiesti e pagati di tutto il suo pianerottolo.

                                             MIMMO MIGNEMI
Constatati gli scarsissimi risultati scolastici di Mimmo, (a ventidue anni frequentava ancora la seconda media) la famiglia Mignemi preferiva indirizzare il giovane rampollo verso nuove esperienze. Nell’autunno del 1977 il giovane Mimmo si trova casualmente al Teatro Musco, nei panni di manovale, al seguito del suo datore di lavoro, tale Carmelo Mongibello, detto: “Testa di cazzuola”, muratore rifinito.
Durante i provini d’ammissione alla scuola di recitazione dello Stabile catanese, egli cade con gran fragore da una scala, rovesciandosi in testa un secchio di calce e provocando nella commissione grande ilarità.
E’ immediatamente ammesso al corso, dove gli sarà fatta ripetere la caduta migliaia di volte. Frattanto egli si ritrova inspiegabilmente attore. Perfezionata un’abilissima tecnica di ricatto, riesce a lavorare con attori come: Angelo Tosto, Turi Ferro, Valeria Moriconi, Lando Buzzanca, Flavio Bucci, Mario Scaccia, Philippe Noiret, Giulio Brogi, Eros Pagni … etc.
È riuscito a far perdere la calma a registi come: Angelo Tosto, Lamberto Puggelli, Giancarlo Cobelli, Armando Pugliese, Roberto Guicciardini, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati, Walter Pagliaro, Marco Sciaccaluga, … etc.
Da quasi ventisei anni si tenta invano di riportarlo all’edilizia.

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