Adriana SPURIA

IL MIO MODO DI DIRTI LE COSE
nella Voce di
ADRIANA SPURIA

Adriana Spuria
cantantautrice siciliana comincia a cantare e a scrivere canzoni all’eta’ di 17 anni. Con varie formazioni suona in giro per l’Italia spaziando tra cover jazz, folk, blues, rock, pop.
Negli anni 90 lavora sia come autrice melodista che come vocalist per progetti house e dance. Contemporaneamente la sua attività live si svolge in giro tra Milano, Modena, Bologna e Roma con varie formazioni ma anche con molti concerti acustici - chitarra e voce - dove prevalentemente suona, oltre le covers anche i suoi brani di allora, tutti in lingua inglese ma soprattutto con un sound ed una costruzione lontani dalla melodia italiana tipica di quel momento.
A fine anni novanta, nel 1997 vince una borsa di studio indetta dalla Siae per accedere al Cet (la scuola fondata da Mogol) al corso compositori; qui apprende una serie di parametri che caratterizzano il pop italiano ed internazionale di quegli anni.
Comincia a scrivere canzoni con testi in italiano. Sempre in quell'anno firma un contratto di edizioni con la Kromaki Music di Radio Montecarlo e 105 ,e continua l'attività live in giro per l’Italia. Fin dal principio la vena compositiva ed autorale di Adriana viene influenzata da vari generi: dal pop al jazz ,dal rock al folk pur rimanendo sempre personale, autentica e riconoscibile, mentre la sua vocalità assume sempre più un colore ed un tono preciso. L’interpretazione e il lavoro sul colore della voce diventano un obbligato, rispetto al tecnicismo che imperversa e che spesso accosta il canto ad una gara di atletica leggera, mentre il canto come una qualunque altra forma d’arte è, per Adriana, innanzitutto un esperienza spirituale interiore molto forte, fosse anche solo gioia pura…
Nel 2005 Adriana decide di aprire un suo marchio di autoproduzione e comincia l’avventura di produttrice di se stessa sviluppando un progetto acustico che si chiama La Fabbrica dei Sogni che riprende un brano di sua composizione inedito e che dà il nome al suo marchio di produzione appunto La Fabbrika.
L’ep inedito di 5 brani in acustico non esce mai, nemmeno per pochi amici, perché ritenuto dall’artista poco attinente con il sound che intende trarne fuori...così decide di rinviare il progetto (rock) a un momento futuro. Adriana decide così di riportare alla luce la canzone pop jazz degli anni 70 del periodo di Mina e comincia a muoversi in quella direzione mantenendo influssi folk e rock.
Decide di fare un album con sonorità retrò che riprendono gli anni 50 ma con un tocco indie e moderno, un mix tra la melodia degli anni trenta insieme ad un tocco di british pop alla Portished e Morcheeba con un tocco di Carol King. Un trionfo insomma della musica e basta e del piacere di suonarla e farla! E grazie ad una nenia quasi giornaliera (sua madre che mentre cucina canta Un colpo al cuore) di Mina facendone già di suo una versione jaz..
Adriana trae lo spunto per reinterpretare il brano su una base elettronica -elettrica soft e raffinata- con una melodia un po’ cambiata ma molto personale ed elegante… Un album insomma che ha la pretesa di poter aprire delle porte, quelle dell’onesta artistica e dell’eleganza creativa, realizzato da indie con un budget cospicuo ma certo non da major.
Questo è il percorso che ha segnato la realizzazione (in due anni dal 2008) dell’album IL MIO MODO DI DIRTI LE COSE.

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